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Le Masserie: com'erano e come sono

19 October 2019

 Nel cuore della Puglia, nel solo territorio di Crispiano, comune in provincia di Taranto tra la Valle d’Itria e la Murgia, si trova un patrimonio immenso fatto di storia, tradizione agreste ed enogastronomica: sono le Cento Masserie di Crispiano, un luogo inaspettato in cui l’aria profuma di ulivo. Sorte dal 1400 fino alla fine del 1800 le masserie, dalle più piccole e rurali alle più imponenti con mura fortificate, erano importanti centri di socializzazione e di erogazioni di servizi, risultato dei latifondi romani. Ogni masseria aveva la propria funzione e, insieme, garantivano la tutela della biodiversità del territorio. Dopo un periodo di abbandono oggi le masserie di Crispiano immerse nella macchia mediterranea e nei preziosi uliveti, sono state recuperate e, proprio come nei secoli passati, ognuna ha la sua vocazione. Il nostro itinerario si è snodato attraverso quattro di queste realtà: Masseria del Duca, bellissima masseria a cortile chiuso di oltre 400 ettari con annessa cappella nobiliare, con la presenza di un grande numero di animali: galline ovaiole e mucche di razza frisone e quindi di prodotti derivati. La Masseria Mita  non di grandi dimensioni, ma con meravigliosi ulivi secolari e colture biologiche di olio e di vino. La principesca Masseria Pilano, di una bellezza unica, che ospita matrimoni ed eventi in una cornice suggestiva, è stata la prima masseria insignita dei 5 girasoli, segno di eccellenza. La Masseria  come da tradizione centenaria, è un’azienda agricola specializzata nelle produzioni foraggere e cerealicole, nella coltivazione di secolari oliveti condotti con metodo biologico per la produzione di olio, nella gestione di estesi boschi cedui e nella zootecnia per la produzione di pregiate carni. Tra i capi allevati merita una particolare menzione l’antica razza autoctona di bovini Podolici Pugliesi oltre i cavalli Murgesi ed i cani Pastori Abruzzesi. Ed infine, La Masseria Quis Ut Deus, altra bellissima realtà del territorio, dove abbiamo mangiato i prodotti tipici della zona, accolti con professionalità e cordialità. Per tutto l’itinerario siamo stati guidati da Anna che ci ha fatto apprezzare ogni particolare di questa visita. Raffaella invece ci ha fatto visitare due chiese rupestri a Massafra, san Leonardo e Sant’Antonio; molto belle e affascinanti. Una giornata soleggiata ha fatto da cornice a questo splendido itinerario artistico – antropologico. Alla prossima!