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Pellegrinaggio giubilare

24 October 2025

SUBIACO Immersa nel Parco Naturale dei Monti SimbruiniSubiaco è la culla del monachesimo benedettino e della stampa in Italia. È anche il luogo che Nerone scelse per la sua villa, resa magnifica dagli specchi d’acqua creati imbrigliando le acque del fiume Aniene, tra il verde intenso dei boschi e l’imponenza della roccia. Subiaco è la ventesima Bandiera Arancione del Lazio, promossa dal Touring Club Italiano, e tra I Borghi più Belli d’Italia. Tra storia e leggenda, Il nome deriva da Sublaceum, che vuol dire sotto i laghi, secondo la definizione attribuita dallo scrittore latino Tacito alla Villa di Nerone. È storia invece che San Benedetto, Patrono d’Europa, ne fece il luogo del suo eremitaggio, vivendo per tre anni in una grotta inaccessibile in montagna, il Sacro Speco. Il Monastero del Sacro Speco fu eretto molto più tardi per custodire la piccola caverna. È un luogo mistico che il Petrarca definì ‘la soglia del Paradiso’, quasi mimetizzato nella roccia a picco sulla valle. Si raggiunge a piedi in un paesaggio silenzioso e il “premio” è sublime. All’esterno c’è una vista magnifica, all’interno s’incontrano due chiese sovrapposte tutte affrescate. E poi la discesa fino alla cappellina che conserva l’unica immagine di san Francesco ritratto ancora in vitasenza aureola né stimmate, e al roseto. Qui si narra che San Francesco fece fiorire i rovi sui quali san Benedetto cercò la libertà dalle tentazioni carnali.Dei tanti monasteri voluti da Benedetto da Norcia nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto è Santa Scolastica. Modificato nel tempo, la visita ora riserva grandi sorprese. Ci sono tre chiostri, romanico, gotico e rinascimentale, una torre campanaria svettante, la chiesa neoclassica costruita nel ‘700 sul luogo del primitivo oratorio e una Biblioteca d’eccezione. Quest’ultima è ora un Monumento Nazionale visitabile e custode di codici miniati, manoscritti, pergamene e volumi di altissimo valore. Per i benedettini la parola scritta aveva un’norme importanza e la biblioteca era il luogo giusto per conservare i testi. Così a Santa Scolastica nel 1465 due stampatori di Magonza, allievi di Gutemberg, il padre europeo della stampa odierna a caratteri mobili, impiantarono la prima tipografia in Italia, e naturalmente il primo libro stampato. La visita è stata molto emozionante, salendo per i tornanti abbiamo anche ammirato una natura meravigliosa e un bellissimo foliage. Molto brava la guida che alla fine della visita ha suonato un bel pezzo all'organo della chiesa di Santa Scolastica. Ottimo il pranzo presso la foresteria di San Benedetto. ROMA Giornata faticosa ed emozionante a Roma, ci siamo avviati di buon mattino, file e attese e passati i controlli, finalmente in piazza San Pietro, uno spettacolo di gente e di colori, c'era tutto il mondo con il sole che giocava con le nuvole, col vento che di tanto in tanto si affacciava, con il volo dei colombi e dei gabbiani, con l'entusiasmo dei fedeli quando Papa Leone XIV ha cominciato a salutare dalla papamobile... è stata la manifestazione della fede! e Roma ancora una volta è stata la capitale del mondo! Il Santo Padre ha parlato della Fede e della Speranza. Anagni, la Città dei Papi Anagni è nota come La città dei Papi per aver dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII).  In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di Papa Bonifacio VIII e all'episodio noto come Lo Schiaffo di Anagni.     Visita molto interessante con due guide bravissime, santa messa e pranzo. Quindi tutti in pullman e ritorno in Andria.